La Casata Candigliota si trova assai diramata nel Molise.
Su di essa, non esistono memorie molto antiche, segno evidente che proveniva da altra regione, l’Albania, anche perché la primitiva forma del suo cognome non era quella attuale ma Kandijoti Skanderbek.
Si ritiene, inoltre, che tragga origini ancora più remote dall’Isola di Candia e che da questa terra derivi il proprio cognome che fu usato prima nella struttura di Candijotti/Candijota e che poi si sia trapiantata in Italia al seguito dell’Eroe Gjergi Kastrioti Skënderbeu.
Questa Casata ha lasciato antiche memorie a Senigallia, alla cui nobiltà fu ascritta, e nella città di San Sepolcro in Toscana. Godette, infatti, delle prime cariche di quelle città e fu ascritta a quei ceti nobili.

Fra i personaggi che maggiormente illustrarono la Casata, giova ricordare Vincenzo che fu mandato dal Pontefice Urbano VIII a Barcellona, con il grado di Collettore Generale. Tornato in Italia, fu da Innocenzo X creato Vescovo di Bagnorea nel 1653.

Giambattista fu dallo stesso Urbano VIII, spedito in Francia nel 1644 per invitare il Duca di Buglione a prestare i suoi servigi alla Santa Sede. Tornato dopo avere compiuto la sua missione, con successo, fu creato Arcivescovo di Urbino nel 1684.

Giulio fu reputato scrittore nel secolo XVI.

Benedetto, appartenente a un ramo siciliano, fu valente storico del secolo XVIII, inoltre, Salvatore, poeta di buona fama, visse a Palermo nel secolo XIX.
La Casata ebbe sede nel Molise, dove si affermo con il cognome Candigliota o Candiglioli.
In particolare essa si trova diramata in Campomarino, Portocannone e Termoli, dove, nel Cimitero di S. Lucia, vi era Cappella gentilizia di proprietà della Famiglia Candigliota.

Appartenne al ramo di Campomarino, Michelangelo, nato nel 1786, sposato con Laura Grifone. Il figlio, Vincenzo Candigliota, nato nel 1832 si sposò con Maria Vincenza Consiglio dalla quale ebbe il figlio Michelangelo, nato sempre in Campomarino nel 1867.

In seguito Michelangelo Candigliota si trasferì a Termoli, dove sposò, il 4 dicembre 1892, Angiola Di Domenico, nata in detta località il 14 gennaio 1869.

Da questi conjugi vennero al mondo i figli Maria Vincenza, Maria Teresa, Italia, Vincenzo, Nicolantonio, Salvatore Alfredo, Silvio e Guglielmo, nato a Termoli il 15 novembre 1902 e che, il 30 aprile 1927, sposò in Torre Annunziata (Napoli), Maria Gelsomina Scarnera, ivi nata il 12 gennaio 1902.

Da questo matrimonio hanno avuto due figli: Angiola, nata a Torre Annunziata il 6 settembre 1930 e Francopaolo Michelangelo, nato a Roma il 16 marzo 1940.

Sintesi: lo studio di carattere puramente storico, svolto sulla Famiglia Candigliota del Molise, ha posto in luce la sua antichità e il titolo di Nobile che le compete per le aggregazioni nobiliari descritte in diverse città d’Italia e, pertanto, Francopaolo Michelangelo Candigliota ha l’onore di continuare a rappresentare questa Nobiltà.

Francopaolo Candigliota, dal primo matrimonio, con Rito Greco Ortodosso e registrato in Roma Basilica di Santa Maria in Cosmedin il 10 ottobre 1970, ha avuto due figlie: Serena Maria e Valeria, nate a Roma.

Serena Maria, sposata con Alberto Guerrina, ha avuto due figlie: Ginevra e Irene.

Valeria, sposata con Sigfrido Mangia, ha avuto due figli: Edoardo e Clementina.

Il 7 ottobre 1996, Francopaolo Candigliota, si è sposato in seconde nozze e con Rito Civile, registrato nel Comune di Castel di Sangro e ufficiato dal Sindaco-Avv. Roberto Fiocca, con Maria Grassia Braunè, nata a Napoli.